giovedì 7 maggio 2015

HARISSA

harissa ricetta bimby


HARISSA

L'harissa è una salsa piccante tipica della cucina nord africana, soprattutto tunisina. Qualche volta l'ho vista nei supermercati, confezionata in barattolini gialli e rossi. 
Mi è venuta un po' di curiosita e così mi sono messa a cercare qualche ricetta, ne ho trovate varie che si differenziavano per il tipo di aromi aggiunti, ho preso spunto e ho provato a prepararla. 
Mi sono fatta l'harissa "su misura" scegliendo di profumarla con gli aromi che preferivo tra quelli in genere utilizzati nelle ricette.
Al momento del primo assaggio ero un po' preoccupata dalla piccantezza e anche un po' dalla quantità esagerata che avevo prodotto...mi sono dovuta immediatamente ricredere...il gusto è particolare, molto piacevole, ha la capacità di esaltare le pietanze alle quali viene accompagnata tant'è che il barattolo è già mezzo vuoto...
Provatela! unica raccomandazione: ATTENZIONE!!!può indurre dipendenza!

INGREDIENTI
150 g di peperoncini freschi
3 spicci di aglio
1/2 cucchiaino di semi di carvi
1/2 cucchiaino di menta essiccata
1/2 cucchiaino di semi di coriandolo
50 g di olio extravergine di oliva
sale q.b.

PROCEDIMENTO:
Tolgo il picciolo ai peperoncini, li taglio nel senso della lunghezza ed elimino semi e membrane ( dove è contenuta la gran parte della capsacina responsabile della piccantezza) e li metto ammollo in acqua fredda per un'oretta.
Scolo i peperoncini facendo attenzione a non prendere eventuali semini che nuotano nell'acqua, li asciugo, li metto nel frullatore con gli spicchi di aglio pelati e privati del germoglio centrale, gli aromi e il sale. Inizio a frullare versando l'olio a filo.
Lo stesso lavoro può essere fatto col mortaio...e un bel po' di tempo in più.
Poi metto a scolare su un colino a maglia stretta il pesto che ho ottenuto per eliminare un po' del liquido di vegetazione dei peperoncini. Trasferisco l'harissa in un barattolo pulito e asciutto e copro la superficie con olio per non farla ossidare. La mantengo in frigo.

E' ottima sulla carne, sui felafel, sul pane, sui crakers...non ne posso più fare a meno.

P.S.: il carvi è chiamato anche cumino dei prati, non sostituitelo con il cumino comune perché ha tutto un altro sapore. I semi di carvi sono quelli che trovate a volte sulle bretzel.

P.P.S. : un grazie speciale alla mia amica Carla Ottaviani che mi ha regalato il coriandolo di sua produzione!

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